Padre fondatore della Scuola di Ceramica salernitana, il Professore ha diffuso la sua arte su tutto il territorio costiero attraverso le sue opere e i suoi insegnamenti.
Di Redazione, foto di copertina di Emanule Anastasio
Sembra la pagina di un libro su cui è stata scritta la storia della Repubblica Marinara di Amalfi. La si osserva con interesse e curiosità cercando di capirne i vari significati. E’ l’opera in ceramica realizzata da Renato Rossi, maestro ceramista salernitano conosciuto come Professore, scolpita sul lato sinistro di Porta della Marina ad Amalfi. Un pannello che svela, con creatività ed ingegno, le antiche eccellenze marinare della città costiera.
L’accesso medioevale
Posizionata accanto alla Porta della Marina, l’antica Porta de Sandala, risalente al 1179, era uno degli accessi medioevali della città di Amalfi. Il pannello illustra le imprese, i traffici e i commerci che in epoca antica la Repubblica Marinara di Amalfi aveva con il resto del mondo. L’opera raffigura le crociate di Fra Gerardo Sasso, la Battaglia di Ostia avvenuta nel 884 d.C., quando la flotta delle Repubbliche Marinare di Amalfi, insieme a quelle di Napoli, Sorrento e Gaeta sconfissero le navi saracene nel Mar Tirreno. In alto a destra, inoltre, il pannello riporta i versi della Canzone del Sacramento di Gabriele D’Annunzio.
Identikit del Professore
Ma chi era Renato Rossi? Perché è una figura così importante per la storia dell’arte e della cultura amalfitana? Il Professore è uno dei padri fondatori dell’arte della ceramica costiera. Nacque a Roma nel 1889, appassionato del mondo, dopo il servizio militare cominciò a viaggiare e a dedicarsi all’arte. A Parigi, infatti, frequentò l’Accademia di Arte, e i suoi compagni di banco erano Modigliani e Picasso. Dopo aver affinato le sue abilità in Europa, tornò in Italia e cominciò a lavorare a Roma presso una fabbrica di ceramica. A causa della crisi economica del 1929, la fabbrica chiuse, e il maestro si trasferì a Venezia per lavorare ai restauri di Palazzo Ducale, per poi traslocare a Napoli, dove trovò impiego presso la fabbrica De Simone. La sua dedizione all’arte della ceramica era così totalizzante che nel 1931 fondò la prima Scuola di Ceramica a Salerno: una sorta di grande bottega artigiana dove gli alunni impararono tutti i segreti di questa arte direttamente dal maestro. Le sue classi erano animate da giovani talenti desiderosi di apprendere tutto ciò che il Professore aveva loro da insegnare. Fra i suoi studenti erano presenti anche alcuni nomi importanti legati alla storia della ceramica vietrese fra cui Vincenzo Solimene. Il successo di Renato Rossi viaggiò ben oltre le mura della scuola, a tal punto che proprio negli anni ’30, Vincenzo Pinto, fondatore delle Ceramica Pinto a Vietri sul Mare, contattò Rossi per dirigere la sua azienda. Il maestro era amato per la sua bravura, dedizione alla diffusione di quest’arte e soprattutto per la sua professionalità. Venne, infatti, chiamato per decorare e abbellire molte istituzioni presenti sul territorio, fra cui i pannelli presenti sul rosone esterno della Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista a Vietri sul Mare, e quelli sulla facciata dell’Arciconfraternita del Rosario e dell’Annunziata, sempre a Vietri. Molti ceramisti contemporanei si ispirando ancora alle opere di Renato Rossi, un’icona e un esempio che tutt’ora fa scuola a molti giovani emergenti. Il professore, infatti, fu un uomo animato da una grande missione, ovvero quella di dedicare la sua vita all’arte della ceramica e a diffonderla e insegnarla con grande passione.
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