Michele Mascolo dal 1996 crea liquori, acquavite, amari e grappe artigianali con le materie prime presenti in Costa D’Amalfi nel suo laboratorio ad Agerola
Di Anna Volpicelli
Ha viaggiato per molti anni lavorando come pizzaiolo a New York, nella cucina di un ospedale vicino a Londra, e osservando i suoi clienti vedeva che a conclusione del pasto veniva proposto loro un amaro o un liquore che molto spesso non rappresentavano la tradizione culinaria di cui avevano poco prima fatto esperienza. «Vivendo all’estero il tipo di cibo che veniva servito era prevalentemente del sud Italia, con una grande attenzione per la Campania. A fine serata venivano offerti ai clienti liquori che non avevano nulla a che fare con la nostra cultura», racconta Michele Mascolo, 56 anni, di Agerola, co-proprietario, insieme ai suoi fratelli sin dal 1996 de L’Alambicco, un’azienda che produce liquori e amari artigianali nel cuore dei Monti Lattari.

Michele Mascolo e il suo team, courtesy of L’Alambicco
La creatività contadina
«Nel 1990 sono tornato al mio paese con l’obiettivo di riportare in vita le ricette contadine che venivano utilizzate per la realizzazione del limoncello, del finocchietto e del nocino. Per offrire la possibilità ai clienti di ristoranti di tutto il mondo di poter assaporare i liquori che vengono prodotti nella mia terra», racconta Mascolo. Autoditatta, Mascolo ha appreso l’arte della distilleria sbagliando e sperimentando. «Quando ho cominciato, sono partito dalle ricette tradizionali. L’idea era quella di fare quello che facevano le nostre nonne con più spazio a disposizione. Siamo partiti, quindi, dal limoncello e dalla crema di limoncello, e a mano a mano abbiamo ampliato il nostro catalogo. Abbiamo appreso sbagliando, sperimentando e affinando la tecnica giorno per giorno», racconta
Gli ingredienti locali
Nella lista dei loro prodotti sono inclusi, il liquore di mirto, di sciuscelle, di castagne, l’acquavite di pere mastantono e di pere pennate, la grappa Agerola e l’amaro Pucchiacchella, una combinazione di 13 erbe locali, fra cui la portulaca oleracea (chiamata pucchiacchella in dialetto) che è un’erba selvatica tipica di Agerola che Mascolo coltiva nel proprio orto. «E’ una delle bottiglie più vendute, seconda al limoncello – dice- Rispetto al limoncello, la sua preparazione richiede molto più tempo, poiché le erbe una volta raccolte vanno disidratate e poi c’è il tempo di macerazione che dura dai due ai tre mesi».

La preparazione del limoncelli, courtesy of L’Alambicco
L’esportazione
Aperti anche per degustazioni, gli amari, i liquori, le grappe e le acquaviti de l’Alambicco sono mai conosciute in tutto il mondo. «Lavoriamo molto con l’Italia, ma anche con l’estero fra cui gli Stati Uniti, la Cina», spiega. La proposta è un viaggio completo fra i sapori della Costiera Amalfitana dove la tradizione incontra l’innovazione.
Informazioni utili:
L’Alambicco, via Iovieno 54 Agerola (NA), tel. 081.873.1028, email: infoline@alambicco.it, alambicco.it
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